Il Misterioso Declino del Desiderio Nei Giovani


Nel vasto teatro delle vicende umane, un enigma affiora drammaticamente: il calo del desiderio nei giovani. Siamo di fronte a un fenomeno tanto oscuro quanto l’abisso di un manuale medico antico, ma, armati di un microscopio digitale e un pizzico di sarcasmo, cerchiamo di gettare una luce da un’angolazione antropologico-medica su questa strana tendenza.

In un mondo dove la triade “sesso, droga e rock’n’roll” non è più un inno alla libertà, ma la sola regola di vita, il calo del desiderio nei giovani si profila come la punizione finale per chiunque osi cercare una connessione più profonda. L’adolescenza, un tempo popolata da sogni e aspirazioni, sembra ora naufragare nel mare agitato della superficialità. Il film “Le regole dell’attrazione” rappresenta questa deriva, mostrando giovani protagonisti che si muovono come zombie attraverso una serie infinita di relazioni sessuali senza senso, feste sfrenate e sperimentazioni drogate. Ah, l’innocenza perduta!

Nel nostro approccio alla patologia, definiamo questo fenomeno come il “mondo al contrario”. Qui, l’attrazione fisica precede ogni forma di conoscenza interiore, trasformando l’iniziale “colpo di fulmine” in un vero e proprio “colpo di lussuria”. I rapporti personali iniziano e terminano in un ciclo infinito di attività carnali, senza spazio per la contemplazione filosofica. È un’epoca in cui la nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere si scontra con la crudeltà di ciò che è. Nel mezzo di questo caos emotivo, Paul, il giovane omosessuale, cerca romanticamente di ribaltare l’ordine degli eventi, un gesto destinato a un eroico fallimento.

Il giovane Victor incarna la rappresentazione perfetta della vita esistenziale, dove la triade “sesso, droga e rock’n’roll” è tanto necessaria quanto il mangiare, bere e respirare. Il sesso diventa una forma di espressione vitale, la droga un accompagnamento quotidiano e il rock’n’roll un mantra esistenziale. La sua visione della vita si svela come un’odissea senza fine di divertimento, senza il fastidioso intralcio delle aspirazioni intellettuali. Sean, il protagonista ambito e invincibile, dimostra che anche il tentato suicidio è un incidente casuale, sottolineando l’incapacità generale di gestire la vita in modo consapevole.

La nostra analisi si concentra anche sulla “nostalgia fasulla”. Lauren, rigorosa protettrice della sua castità, sfoglia un libro fotografico sulle malattie veneree prima delle feste, un gesto apparente che si risolve tragicamente nel peggiore dei modi. Paul, il romantico omosessuale, rifiuta il proprio ghetto e tenta di redimere gli impenitenti eterosessuali, una sofferenza che suona tanto credibile quanto il suo impulso superficiale e basso.

In conclusione, il calo del desiderio nei giovani emerge come un fenomeno complesso e sconcertante. L’analisi antropologico-medica rivela un contesto generazionale in cui l’ossessione per il piacere immediato ha soffocato qualsiasi aspirazione intellettuale. Forse è giunto il momento di sviluppare un antidoto, un elisir di saggezza e aspirazioni più elevate, per guarire questa generazione smarrita. Mentre il “mondo al contrario” può sembrare affascinante per un po’, è forse giunto il momento di ristabilire un equilibrio, di ritrovare l’arte della contemplazione e di riscoprire il valore dell’amore che va al di là del puro e semplice atto fisico. Solo allora potremo sperare di vedere la rinascita del desiderio autentico nei giovani di oggi.

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